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NEWS

> Assemblea di gestione ogni martedì alle ore 20.30 <

 

17 Dicembre 2016

Tunnel Contest + NEVROTYPE

Tunnel Park - c.s.o.a. Officina 99

Sabato 17 Dicembre 2016
Una giornata nella periferia orientale di Napoli tra sport arte e musica ..CULTURA DI STRADA..
dalle ore 12.00 alle ore 21.21

TUNNEL CONTEST
Ritorna sotto il ponte della metropolitana di Gianturco ..tunnel contest + tunnel party

80 METRI DI PARK ..l'unico completamente autogestito
Free Skate / Inline contest / Breaking circle / Tunnel Bar
Vimyl Selection:
Los Facciones aka Reddog & Rob Shamantide
Sunweed

+ Locandina Tunnel Contest

Nevrotype - c.s.o.a. Officina 99

a seguire dalle ore 22.00

NEVROTYPE (Elastica Records)

Franky B è uno dei dj turntablist, musicista e produttore, più rispettati e apprezzati della scena musicale alternativa del nostro paese. Due volte Campione Italiano DMC Team e Finalista Mondiale ai -DMC WORLD TEAM CHAMPIONSHIP- 2000 - 2001 di Londra (con la storica crew Men In Skratch), la più importante competizione mondiale di djing e turntablism di sempre, debutta ufficialmente a livello discografico in “La Vida Que Vendrà”, sesto album in studio del celebre gruppo raggamuffin rap italiano 99Posse, nel quale partecipa in qualità di turntablist. In pieno fermento drum'n'bass e breakbeat, Franky inizia ben presto a mettere a frutto le infinite possibilità di interazioni tra l'audio e video: nascono così i Nevrotype, che debuttano nel 2001 con l’album di debutto “Visionetics”, pubblicato su Cinenova nel 2002 e celebrato quell'anno da MTV come il miglior disco di musica elettronica prodotto in Italia.--

AGGREGATE DEVICE -- ( Dissident Movement )
Revàsh (Peste Mc, Kyllne, Nuno) --
AUDIO G

VIDEO ART : Hirotsugu Aisu, Bore, Stroke, Vj Neme_Ska

in collaborazione con l'evento del Tunnel Park :

+ Locandina Nevrotype

10 Dicembre 2016

ROOTS COMBINATION

Roots combination - c.s.o.a. Officina 99

Sabato 10 Dicembre 2016
dalle ore 22.00



ROOTS COMBINATION
Soundsystem Venue


Reggae Selection & Power by:
SUNWEED SOUND SYSTEM

Live on Violin (From France)
RAS DIVARIUS

On microphone
URU

Live on Harmonica
DUB HARP

REGGAE & DUB MUSIC TILL MORNING

+ Flyer

Novembre 2016

Solidarietà con i compagni arrestati a Roma-Magliana

Solidarietà con i compagni arrestati a Roma-Magliana

Si è abbattuta la scure repressiva sugi antifascisti, che sabato 5 nov. a Roma hanno giustamente provato ad impedire una manifestazione dei fascisti di Forza Nuova. In una fase di barbarie come l'attuale viene permesso di manifestare a questi squallidi e pericolosi personaggi, protetti dagli apparati repressivi e finanche dai servizi segreti, che soffiano sul fuoco del disagio e fomentano il razzismo, aizzando gli abitanti delle nostre città contro i migranti: persone perseguitate nelle loro terre di provenienza e distrutte dalle guerre, che anche i “nostri” governanti, in ossequio alle leggi del capitale scatenano. Una guerra tra poveri, dalla quale soprattutto fascisti di varia risma, leghisti compresi, cercano di trarre vantaggio in termine di consenso. Il bilancio degli scontri della settimana scorsa è estremamente pesante: 40 denunciati, centro sociale Macchia Rossa sequestrato e 9 arresti. Di questi ultimi, 6 sono stati rilasciati dopo l'interrogatorio, mentre agli altri 3 compagni vengono confermate le misure cautelari: Felice ed Eddy in carcere e Alberto agli arresti domiciliari. Particolarmente su di loro si è accanita la repressione con capi di imputazione pesantissimi: tra gli altri, l'infame “devastazione e saccheggio”.

In questi anni abbiamo conosciuto Felice, un compagno di Cosenza, con il quale insieme agli altri compagni cosentini, abbiamo condiviso lotte e costruito reti, per dare slancio alle realtà antagoniste soprattutto meridionali.
Conosciamo bene la sua generosità e l' attaccamento alla sua terra. Nonostante ciò, proprio nei giorni scorsi, sarebbe dovuto partire insieme ai figli per la Germania, passando da Roma, provando a mettere un freno alla precarietà, che sempre più stringe le nostre vite. Essendo un compagno sensibile, sapendo della manifestazione fascista, insieme ad altri compagni si è messo nuovamente in gioco.
Per questi compagni, tra circa 12 giorni ci sarà l'udienza davanti al tribunale della libertà.
FACCIAMOGLI SENTIRE LA NOSTRA SOLIDARIETA'!
L'ANTIFASCISMO È UN ARGINE ALLA BARBARIE!
LIBERI TUTTI!


Di seguito le informazioni necessarie per sostenere le spese legali dei compagni arrestati.
Codice postepay - 4023 6006 7246 5624
Dati intestatario - Noto Francesco, NTO FNC 78D 16D 086 W
Per chi volesse scrivergli
"NOME + COGNOME, C.C. Regina Coeli, via Lungara 29 - 00165 Roma".
EDDY ALBERTO E FELICE LIBERI SUBITO


c.s.o.a Officina99 - Lab.occ. Ska

26 Novembre 2016

OLTRE

Oltre Powell - c.s.o.a. Officina 99

Sabato 26 Novembre 2016
dalle ore 22.00



DIAGONAL NIGHT:

POWELL dj (XL, Diagonal / UK)
NOT WAVING live (Diagonal, Ecstatic / IT)

http://diagonal-records.com/


Opening act: KRMN

Oltre. Oltre quello che hai sempre visto e non osservato. Oltre quello che hai sempre sentito e mai ascoltato. Oltre ai luoghi che hai sempre sognato e mai provato. Oltre apre le porte del suo secondo evento alla gente, alla riconquista degli spazi, alla loro valorizzazione.

+ Flyer fronte
+ Flyer retro

5 Novembre 2016

DUB Conference

DUB conference - c.s.o.a. Officina 99

Sabato 5 Novembre 2016
dalle ore 22.00



DUB CONFERENCE !!!

2 SOUND SYSTEM SI INCONTRANO
2 IMPIANTI AL COMPLETO NELLA YARD

DA FIRENZE JAH STATION FULL SOUND
DA NAPOLI BABABOOM HI FI FULL SOUND

ROOTS REGGAE DUB MUSIC ALL NIGHT LONG
BIG VIBRATION 12 SCOOPS INA THE YARD



+ Locandina

15 Ottobre 2016

CORTEO contro il biodigestore e il nuovo piano dei rifiuti

Sabato 15 Ottobre 2016
dalle ore 17.00



CONTRO IL BIODIGESTORE E IL NUOVO PIANO DEI RIFIUTI
Nel silenzio generale, a fine 2015,  la Procura di Napoli dispose il sequestro di 240 milioni di euro ai danni della Kuwait Petroleum ( la Q8 di Napoli est ), accusandola di aver perpetrato, dal 2010 in poi, una ripetuta serie di sversamenti illeciti di "rifiuti altamente pericolosi" nelle falde acquifere dei quartieri di Napoli est. L' inchiesta ha come oggetto lo stoccaggio e lo smaltimento senza alcun trattamento o  forma di cautela di oltre 42000 metri cubi di acque oleose presenti nei depositi di Via Nuova delle Brecce.

Già nel 2008 i comitati popolari di Napoli Est portarono all' attenzione  dei media e delle istituzioni le prove materiali di quello che in realtà già tutti sapevano: l'intero sottosuolo, compresa la falda acquifera, è contaminato da catrame, manganese, minerali vari e idrocarburi, a causa della storica presenza, nella zona in questione, di grosse multinazionali che negli anni hanno devastato il territorio sversando residui tossici e altamente inquinanti al fine di risparmiare sui costi di smaltimento.

Napoli Est, devastata da una perenne  emergenza ambientale,  è oltretutto oggetto di una  pianificazione che la vuole, ormai da decenni, luogo destinato allo smaltimento e stoccaggio di rifiuti di ogni genere.

Ad aggravare la già tragica situazione, la regione Campania e l' amministrazione comunale hanno raggiunto un intesa per finanziare, con 45 milioni di euro, un modello di trattamento dei rifiuti urbani che invece di puntare su raccolta differenziata e riuso dei materiali, investe ancora una volta sull'utilizzo dei rifiuti ai fini della produzione energetica tramite la realizzazione di un biodigestore a San Pietro a Patierno, del riavvio della discarica di Chiaiano e nuovi impianti di trasferimento/stoccaggio rifiuti a ponticelli.

I quartieri sono di chi li abita e li difende:

Sabato 15 ottobre 2016 ore 17 via Stadera n 60 (altezza pala Stadera)



Coordinamento dei comitati di Gianturco, Rione Luzzatti/Ascarelli e Poggioreale c.s.o.a. Officina99/L.O. SKA

+ Volantino

8 Ottobre 2016

Original Carefull Selection

Dannis Bowell - c.s.o.a. Officina 99

Sabato 8 Ottobre 2016
dalle ore 22.00



ORIGINAL CAREFULL SELECTION Inna Dancedhall

- Twinkle Rootz

feat.
- ABA original AKA
- Patrixx Matic
- Dennis Bowell
- URU



+ Locandina


8 Settembre 2016

Fuoco ai mediocri

Libro: Fuoco ai mediocri - Giuseppe Milazzo - c.s.o.a. Officina99

Giovedì 8 Settembre 2016
dalle ore 18.00

Presentazione del libro: Fuoco ai mediocri
di Giuseppe Milazzo

Un romanzo duro e potente, scritto con il sangue agli occhi e ambientato nei quartieri e tra la tifoseria della squadra più grande dell'Italia meridionale.

Giovedi 8 settembre officina 99, ospita Giuuseppe Milazzo che presenterà il suo primo romanzo: Fuoco ai Mediocri, è il racconto di una scelta, della volontà di parteggiare per una parte piuttosto che un’altra.. Fuoco ai Mediocri è la voce di chi vuol lasciare un solco sull’asfalto usando solo il proprio corpo e le proprie idee.

A introdurre il libro sarà Francesco Gilardi, ai piu conosciuto con il nome di Ciccio e Alfredo Maddaloni, ai più conosciuto come dj arnold. Due pietrine di vinile della musica campana Ci accompagneranno.. le sonorità musicali prima e dopo di Mutillo e Pica.

La cucina dei Pagliacci di Officina 99, cucinerà un succulento piatto di pasta...
Alle 21 introduzione e presentazione del romanzo...e poi a seguire cibo e musica.


Giugno 2016

Napoli non è la città per le donne!!

Nella Napoli con il fiato sospeso e che si stringe ad Elena, arsa viva dal suo compagno e che ancora lotta tra la vita e la morte, chiude Casa Fiorinda l’unica struttura dal 2011 su tutto il territorio cittadino per donne vittima di maltrattamenti. Questa casa che prende il nome da Fiorinda Marino, una delle tante donne uccise dal proprio partner, con soli 180.000,00€ l’anno e 6 posti letto dal 2011 ha accolto e protetto circa 150 donne, assistendole legalmente e psicologicamente e accompagnandole in un percorso non facile di autonomia ed emancipazione. Che un luogo così importante potesse essere chiuso sembrava scongiurato dai toni baldanzosi dei vari candidati che nel corso della campagna elettorale avevano ribadito la centralità del welfare e di politiche contro la violenza maschile sulle donne, specie in epoca di crisi.

Ma così non è stato, e a pochi giorni dal voto e dalla nomina del nuovo sindaco Casa Fiorinda chiude e le donne Napoletane che decideranno di denunciare saranno deportate in altri territori, disponibilità di posti permettendo!! A privare il territorio dell’unica struttura rivolta a donne vittime di maltrattamenti, è il mancato trasferimento, da parte della Regione Campania al Comune di Napoli, delle risorse (ex L. 328/00) necessarie alla prosecuzione delle attività. La Regione, a sua volta con il solito scarica barile imputa la responsabilità al Governo, reo di non aver ancora definito la ripartizione del Fondo tra le regioni. Il Comune, distratto da campagna (elettorale) prima e sbornia post elettorale dopo, preferisce il solito rimpallo istituzionale alla Regione piuttosto che qualsiasi azione reale.

La questione assume una concreta connotazione se abbandoniamo per un attimo la dimensione locale e leggiamo invece il contenuto politico generale delle scelte in tema di servizi alla persona. Gli operatori sociali, soprattutto la componente soggettiva più cosciente e determinata sul piano delle rivendicazioni e della lotta, hanno sempre denunciato il depauperamento dei fondi per le politiche sociali, legandoli ad una precisa nonché strategica tendenza di ridimensionamento dei bisogni da soddisfare e ad una precarizzazione totale del mercato del lavoro settoriale. Una tendenza che già nel 2002 prevedeva una riduzione drastica delle voci di costo per il sociale; una tendenza che si è sviluppata di pari passo con la destrutturazione del mercato del lavoro in generale, verso un unico progetto di precarizzazione della vita dei soggetti deboli e del lavoro. Nel 2008, denunciavamo come assolutamente insufficiente una posta di bilancio statale di circa 1.200.000 € per le politiche sociali, stigmatizzando la sbandierata volontà di non operare tagli, da parte del governo di allora, riportando la questione sulla centralità dei bisogni sociali e dell’accesso ai diritti del disagio generalizzato, al di là di ogni catalogazione normativa identificativa di stereotipi della marginalità. In buona sostanza, quella posta di bilancio a mala pena poteva sostenere il mantenimento dei servizi esistenti (con tagli alle attività e decadenza della qualità delle azioni), già retti, nel reale, dalla precarietà del lavoro e dalla sua “economicità”.

Da allora, i tagli sono stati calati come una mannaia, tanto da contare, negli anni trascorsi, anche poche centinaia di milioni di euro, per tutte le voci della spesa sociale, appostati nel bilancio annuale. Oggi, il governo rivendica un’attenzione particolare per le politiche sociali e stanzia circa 960.000.000 di euro per le varie voci della spesa sociale. Meno che nel 2008!

Tra l’altro, è di fatto abolita la 328 (legge quadro sull’integrazione delle politiche socio sanitarie) ed è sostituita dal Fondo nazionale per la Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale (600.000.000 di euro in bilancio) che generalizza le questioni legate alla marginalità ed al rischio di disagio, facendo prevedere finanziamenti a pioggia. Le altre voci sono davvero marginali: ad esempio, i 150.000.000 di euro per il Fondo per le non autosufficienze; i 90.000.000 di euro per gli interventi a sostegno di persone con disabilità grave, prive di legami familiari o i 100.000.000 (contributo sotto forma di credito d’imposta) per il contrasto della “povertà educativa minorile” (?). Vogliamo parlare dei tre milioni di euro per la lotta alla tratta di esseri umani o i cinque del fondo per la cura del disturbo autistico?

Al di là delle cifre, non cambia il contenuto di una politica che non tiene conto del bisogno sociale, non lo capta né programma e progetta il suo soddisfacimento: lo relega a questione di interventi una tantum, di infinite sperimentazioni, senza alcuna logica di servizio, delegando allo strumento repressivo e/o di contenimento la soluzione delle contraddizioni più estreme. Questo perché il disagio sociale, così come la precarizzazione del lavoro e del lavoro sociale (precario da sempre), sono elementi funzionali alla riproduzione dei meccanismi di controllo e di comando, nella compensazione generale della crisi sistemica, lì dove il cuore del capitalismo aumenta la tendenza della caduta del saggio di profitto e la produzione decentrata di ricchezza sociale, sotto forma di produzione industriale pre fordista, la compensa, creando quote di plus valore vitali per il rapporto sociale dominante.

Le politiche sociali che ci riguardano non puntano ad inquadrare strutturalmente la questione del così detto disagio: la parcellizzano, la decompongono alla stregua di come è decomposto e stratificato il tessuto socio economico, in particolare il campo del lavoro. Gli operatori sociali si ritrovano sempre più a svolgere il ruolo di regolatori del conflitto, senza neanche strumenti minimamente credibili; meri ammortizzatori sociali privi di risorse.

Lasciando le politiche sociali più in gnerale e arrivando alle poliche di contrasto alla violenza sulle donne, il quadro, per quanto diverso, è altrettanto triste e chiaro. Il Governo che continua a non avere un vero Piano Antiviolenza, con la legge 119/2013 “la cosiddetta Legge sul femminicidio” stanzia 17 milioni di euro per un triennio per i servizi di contrasto e prevenzione della violenza sulle donne ma, di questi 17 milioni ai 352 Centri Antiviolenza e Case Rifugio toccheranno solo 2.260.000 euro, circa 6.000 euro per ciascun centro.

Questa scelta del Governo contravviene in modo netto alla Convenzione di Istanbul per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, che l’Italia ha ratificato e che nell'art 8 recita “adeguate risorse finanziarie e umane per la corretta applicazione delle politiche integrate, misure e programmi per prevenire e combattere tutte le forme di violenza che rientrano nel campo di applicazione della presente Convenzione, incluse quelle svolte da organizzazioni non governative e dalla società civile”.

Calando nuovamente, in questo contesto, la vicenda di Casa Fiorinda, la lettura delle dinamiche risulta più immediata, ma… a rimetterci sapete chi è?

In primo luogo le donne trattate peggio di una buca nel manto stradale, e con esse i minori a loro seguito, sradicati da un ambiente familiare, in cui le relazioni erano improntate al rispetto e alla fiducia, in attesa di una nuova collocazione, quasi come se non ci trovassimo in presenza di persone, ma di merci pronte ad essere spedite da un magazzino Amazon.

Ma anche le operatrici dell’antiviolenza che, per anni, hanno contribuito culturalmente e politicamente al contrasto delle disparità tra i generi ancora presenti in città nonostante le tante dichiarazioni e che oggi si trovano a rischio disoccupazione.

Che la violenza sulle donne non fosse una priorità d’intervento dell’amministrazione De Magistris, lo avevamo capito dalla modalità di gestione delle politiche sociali e di genere perfettamente in linea con il governo Renzi (tagli, assenza di piani strategici). Ci domandiamo a cosa servano grandi proclami, a che serva parlare di comunità o città ribelle quando questo non si sostanzia nel garantire servizi basilari e risposte concrete. La chiusura di Casa Fiorinda, così come la chiusura dei Centri antiviolenza in diverse città d’italia nell’ultimo periodo, è una scelta politica e va condannata.

Come compagn@ non possiamo accettare che un servizio fondamentale venga chiuso e che più in generale le politiche contro la violenza di genere possano continuare ad essere relegate ad un piano secondario, prive di un disegno strategico complessivo, perennemente sacrificate alle logiche dell’emergenza e della burocrazia.

Cos’altro dire? La città di Napoli, già notoriamente martoriata, subisce l’ennesima beffa, figlia di quel senso di irresponsabilità e di quel dilettantismo che pervadono la politica.


Laboratorio Occupato SKA
CSOA Officina 99



Giugno 2016

Amministrative 2016

Napoli, laboratorio rivoluzionario euromediterraneo.
Altro che elezioni e democrazia rappresentativa!


Finalmente volgono al termine questi mesi di campagna elettorale, con il solito annoiante esercizio di promesse e corruttele, di sgherri e servi sciocchi, mafiosi e/o speculatori indaffarati a portar/comprar voti e poltrone. Interessi che si dispongono in attesa di nuove ricomposizioni e spartizioni, mentre fasce sempre più estese di abitanti soffrono di una precarietà incalzante che toglie vita e futuro.

Altro che elezioni!
Mai come ora, siamo di fronte ad una sfida epocale tra la riconquista ad una vita dignitosa per tutti e la barbarie della guerra di tutti contro tutti. Una guerra peraltro già iniziata da tempo e le cui contraddizioni si fanno oggi sempre più visibili. Mentre le guerre neocoloniali e le politiche razziste della fortezza Europa trasformano il Mediterraneo in un inferno di corpi innocenti, nazionalismi reazionari di ritorno fanno scricchiolare le democrazie europee, nella fase del capitalismo globalizzato e devastatore. Non vogliamo “divagare” ma la portata della sfida ci sembra molto più complessa rispetto a quella della semplice tornata elettorale comunale. Quì non si tratta di votare l'uno o l'altro, di eleggere questo o quel consiglio comunale, si tratta piuttosto di promuovere un protagonismo di massa capace di incidere profondamente sulla società e sul modo stesso di assumere decisioni politiche; di mettere a tema il funzionamento stesso dei meccanismi decisionali, di svuotarli di potere per costruire nuove forme di democrazia radicale ed invertire la tendenza alla guerra ed alla devastazione sociale e/o ambientale.

Per questo il tema delle elezioni non può essere il piano dei movimenti sociali, delle realtà di base, e delle soggettività antagoniste. Il nostro ruolo deve essere quello di portare fino in fondo la critica alla politica come si venuta a configurare negli ultimi decenni, approfondire la distanza dal sistema della delega ed alla logica dei poteri costituiti, sperimentare forme di potere costituente della società. Un potere capace di mettere al centro nuovi paradigmi di cooperazione sociale oltre l'economia di mercato e le sue leggi, nuove alleanze tra i popoli su scala euromediterranea per affermare nuovi diritti, primo tra tutti quello ad una vita dignitosa, ad un reddito universale incondizionato, ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso della vita e della terra. In questo programma ambizioso siamo convinti che la città di Napoli e le sue energie migliori possano dare un importante contributo nel tentativo di sperimentare una più umana e diversa cooperazione tra i popoli del euromediterraneo nel riconoscimento delle differenze come ricchezza.

Ma ritorniamo a Napoli.
Le elezioni ormai alle porte hanno assorbito gli ultimi afflati critici anche dentro le fila dei movimenti; tra espliciti innamoramenti istituzionali e opportunismi di vecchia maniera, tra la corsa alla poltrona giustificata da un non meglio precisato attraversamento istituzionale ed il tentativo di candidarsi a sostegno “esterno” dell'amministrazione uscente per condizionarne programmi e candidati. Anche l'esperienza di “massa critica” che ha avuto l'indubbio merito di aprire una interessante pagina di confronto tra le realtà di movimento e non solo, nel tentativo di costruire un'azione comune per rilanciare un protagonismo critico e decisionale sui territori, dentro le ultime scelte pubbliche come le iniziative di piazza con il sindaco, ha mostrato un deficit di autonomia e forse di ingenuità, finendo per generare soprattutto agli occhi della città, un appiattimento sulla dinamica elettorale nel sostegno più o meno esplicito all'amministrazione De Magistris.

Come compagne e compagni di Officina 99 e del laboratorio occupato ska, ma più in generale come area antagonista napoletana rimaniamo distinti e distanti dalla vicenda elettorale. Siamo per l'astensione laddove essa incarna l'approfondimento della critica radicale alle forme della rappresentanza e della decisionalità, una critica pratica della politica come strumento di potere delle classi dominanti. Non si tratta della sterile riproposizione di una litania ideologica e di principio genericamente astensionista, quanto della necessità di affermare l'autonomia e l'indipendenza dei movimenti come condizione irrinunciabile dei processi di trasformazione sociale.

Non è compito dei movimenti scendere sul terreno elettorale ma non perché essi non si debbano occupare di “politica” piuttosto per l'esatto contrario: perché essi come espressione di autorganizzazione sociale devono avere, mai come in questo momento, l'ambizione a ricostruire l'agire e le scelte politiche a partire dalle istanze sociali e dal protagonismo diretto. Insomma non si può accettare di stare al gioco, semplicemente perché gli uomini cambiano, di chiudere ancora il piano della decisionalità dentro gli angusti limiti della rappresentanza delegata e la riproposizione dei suoi schemi di comando. Con questo non intendiamo dire che tutti i candidati sono uguali, ma che fin quando il meccanismo della decisionalità rimane lo stesso, cambia poco. Sarebbe stupido ritenere che Lettieri o De Magistris e le forze che li sostengono siano la stessa cosa, tuttavia, ripetiamo, il problema vero è andare alla radice, cioè al modo stesso entro il quale vengono prese le decisioni, alla capacità di costruire concretamente ed umilmente quella “massa critica” in grado di imporre nuove e più allargate forme di decisionalità per far ritornare la politica alla società. In questo senso il problema non può essere quello di mettere una croce su una scheda ogni 4 anni, ma sperimentare percorsi di partecipazione e di autogoverno per decidere 365 giorni all'anno. Ecco questo è il nostro programma attivarsi/are processi sociali per erodere quote di sovranità, affinché il re nudo sia costretto a cedere quote di controllo e potere.

Certo di fronte all'incalzare delle politiche neoliberiste e dei processi di accentramento imposte dagli organismi internazionali ed adottate dai governi Europei, l'amministrazione De Magistris in particolare nella seconda parte del suo mandato ha operato scelte in controtendenza rispetto elle politiche nazionali e ha avuto il merito di aprire al confronto con le esperienze di base della città. Confronto che in alcuni casi ha permesso di segnare passaggi positivi come per la difesa di Bagnoli dalle mire speculative ed affaristiche o del riconoscimento ancorchè informale degli spazi liberati come Beni comuni da tutelare, in altri come per le politiche sociali, Napoli Est, o delle periferie più in generale... non ha dato nessun sostanziale riscontro oltre le parole. Naturalmente questa sensibilità dimostrata dall'amministrazione è anche il prodotto di una scelta obbligata da un quadro di contrapposizione dei poteri forti e da scontri istituzionali. Ancor più crediamo che questa sensibilità sia il prodotto della vitalità espressa negli ultimi 30 anni dalle realtà di base e antagoniste di questa città, generando quelle trasformazioni culturali che unite al disfacimento del quadro di potere dei partiti ha contribuito non poco alla stessa elezione di De Magistris come Sindaco di Napoli.

In questo quadro di crisi della politica tradizionale che in parte lascia un vuoto di potere temporaneo e che rende Napoli una difficoltà per le istituzioni, non va dimenticato che oltre il 50% degli abitanti ormai sceglie per disincanto o per convinzione la strada dell'astensione. Per non farla troppo lunga noi pensiamo che il compito dei movimenti è quello di inserirsi in questa disillusione elettorale per costruire percorsi di lotta, per parlare a questa disillusione con l'intento di trasformare Napoli in un laboratorio rivoluzionario per l'intero mediterraneo. Questa è la vera sfida per la quale i movimenti crediamo debbano attivarsi superando infantili logiche di gruppo, rilanciando percorsi di lotta e radicamento territoriale che sappiano parlare in maniera vincente alla maggioranza degli abitanti a partire dai bisogni concreti come il diritto alla casa ad un reddito universale, ai servizi, ma sopratutto a quello di decidere sull'uso delle risorse , il tipo di sviluppo, le sorti della città e del suo territorio.

CSOA Officina 99
Laboratorio Occupato SKA
Area Antagonista Napoletana


+ Volantino


20 Maggio 2016

Tunnel Party

Tunnel Party - Skate Park

Venerdì 20 Maggio 2016
dalle ore 16.00

selezione musicale a cura di:

- Ekspo
- Domasan
- Lowfield
- Pepp-Oh (Live)

Dalle ore 21.01

classic reggae danz

- MILIDANZ STATION Dal Vesuvio con amore....
- Twinkle Rootz
- Sunweed Sound System



Skate Park Gianturco (NA) - c.s.o.a. Officina99

- SOUND SYSTEM AREA amplificato da Bruciatown Fa Mass

- FREE SKATING durante tutta la giornata

- LIVE PAINTING by Arpaia , Cento Ottantanove & friends

- TUNNEL BAR

L'iniziativa servirà a finanziare il Tunnel Park per i costi di manutenzione del posto e per l’acquisto dei materiali per la realizzazione delle strutture.


L’idea del Tunnel Park nasce dalla necessità di un gruppo di giovani, accomunati dalla passione per lo skateboard, il pattinaggio, la bmx, ecc.., di trovare un luogo adatto a svolgere l’attività sportiva e ricreativa, in una città come Napoli, che non offre spazi e strutture adeguate per queste discipline. Situato a Gianturco, nella periferia Est di Napoli, la storia del tunnel è quella che accomuna molti spazi situati nelle zone periferiche della città, luoghi vuoti e privi di relazioni, lasciati al degrado a causa dell’abbandono e della mancata manutenzione da parte delle istituzioni. Il Tunnel Park è il risultato della riappropriazione di uno spazio di risulta tipico delle grosse infrastrutture urbane (in questo caso il passaggio pedonale della Galleria di Via Emanuele Gianturco adiacente alla metropolitana Linea 2), è già frequentato dai giovani appassionati di graffiti e street art per la relizzazione delle loro opere, e da un paio di anni ospita una parete per l’arrampicata in sicurezza (Rocodromo Partenopeo), nato sempre da un’ iniziativa spontanea. La realizzazione del progetto dello skatepark, dopo un attenta bonifica dell’area dai rifiuti, è iniziata tramite il recupero di vecchie strutture e l’uso di materiali di scarto per la costruzione delle nuove, tutto grazie all’impegno e alla collaborazione delle persone che vivono o che hanno iniziato a frequentare quotidianamente quel posto. Lo scopo è quello di creare un luogo che non sia solo uno skatepark per la pratica sportiva, ma un luogo d’incontro, di aggregazione sociale, di rigenerazione urbana, e una possibilità in un quartiere come Gianturco che non offre molte alternative di svago.

+ Locandina


Tutti i Giovedì 2016

APRELOSKA

APRELOSKA - l.o. SKA align=

Ogni maledetto Giovedì 2016
dalle ore 19.00 alle 23.00


APRELOSKA è uno spazio dove sperimentare assieme forme di socialità, condividere saperi ed esperienze al di fuori del tempo libero mercificato. In un centro storico che è sempre più una vetrina per turisti ripulita e militarizzata, vogliamo riprenderci momenti per bere, mangiare e conversare, per ascoltare musica, vivendo antifascismo, antirazzismo e antisessismo non solo come pratiche politiche ma come esperienze quotidiane di socialità. Che tu voglia condividere un pensiero, portare una foto, un quadro, una scultura, delle idee, o semplicemente stare assieme senza farti #rapinare dal capitale vieni ogni giovedì allo SKA dalle 19 alle 23.
OPPURE andate affanculo a piazzaBellini!

Troverai uno spazio dove proporre idee iniziative da mettere in calendario.. Attraversiamo e autogestiamo lo spazio, contribuisci anche tu all'APRELOSKA!

# Cosa troverai ogni giovedì?
- I 10'
Vuoi cantare, ballare, recitare una poesia? Prenditi il palco e diventa protagonista per dieci minuti.

- SNAP ART- spazioNonauTorizzaTo'aPresentazioni
Vuoi esporre qualcosa? Hai una foto o un quadro che vorresti condividere ma l'industria culturale ti ha rifiutato? Portalo qui e per una serata partecipa all'esposizione temporanea (poi riportatelo o ce lo teniamo noi).

- lo SKAmbione
Devi fare lo SKAmbio di stagione e non sai dove mettere i tuoi maglioni? SKAmbia! Si vintage no trash - Skambio generale contro il capitale. FreeShop!

- Cucina L.O.Ska
Ogni giovedì cucina autogestita a prezzi popolari, perché “non si può mangiare un'idea”.

aperitivo/musica/bar/arte/controcultura/cucina/


OGNI GIOVEDÌ AL LABORATORIO OCCUPATO SKA (calata trinità maggiore - NA)


14 Maggio 2016

Corto circuito

Corto circuito - psytrance tribes gathering

Sabato 14 Aprile 2016
dalle ore 22.00


PSYLOSOPHIA & VIMANIKA SHASTRA PRESENTANO
C O R T O C I R C U I T O
PSYTRANCE TRIBES GATHERING
LINE UP - STARSHIP CABIN CREW :

- Metatron Q

- Mwanga

- Sbio

- Italo

- T-Trance


CHILL OUT AREA

DECO by Vimanika Shastra, Psylosophia

VIDEO MAPPING by Bhabbi

LIVE PAINTING

FIRE ZONE

LASER SHOW & UV LIGHTS

---> Alla festa si daranno le indicazioni per l'AFTER PARTY (!!!)

>>Flyer Artwork by DIRTY PAPER

"Chiuse gli occhi. Ruotò il bottone di accensione. E nell'oscurità dietro i suoi occhi, luci argentee ribollivano dai margini dello spazio, immagini ipnagogiche rimbalzavano oltre come film montati con inquadrature casuali. Simboli, figure, volti, uno sfocato, frammentato mandala di informazioni visive. E da qualche parte stava ridendo, dita lontane accarezzavano la consolle, lacrime di liberazione gli rigavano il volto. " [Tratto da Neuromancer by William Gibson, 1984]

SERATA DI AUTOFINANZIAMENTO PER IL L.O. SKA

Respect yourself, respect the others.
ALL TRIBES ARE WELCOME !!
BOOOM !!!


+ Locandina


8 Aprile 2016

NESSUN ESCLUSO

Giovedì 7 Aprile centinaia di abitanti del campo di via delle Brecce, accompagnati dai comitati di quartiere di Napoli Est e da decine di solidali, hanno attraversato la città per raggiungere il comune e chiedere a gran voce il riconoscimento di diritti fondamentali come quello allo studio e all'abitare.

La storia è ormai nota: Il giorno 22 Marzo la Procura ha notificato il sequestro preventivo dell'Area di via delle Brecce che verrà eseguito non oltre il 23 Aprile. Data particolarmente odiosa perché per i 400 minori che abitano l'area significherà non poter terminare l'anno scolastico iniziato negli istituti della zona. In vista dell'imminente sgombero, l'amministrazione prevede l'allestimento di un campo transitorio in Via del Riposo dove troveranno posto circa 350 persone a fronte di quasi 1400 persone coinvolte dall'ordinanza.

Quest'ennesima preannunciata “emergenza” mostra l'ormai consolidata ordinarietà delle deportazioni e delle soluzioni ghettizzanti e allo stesso tempo il piano di costante sottrazione e impoverimento a danno delle periferie e di chi le abita. Vale la pena spendere qualche parola sull'area in questione, quella di Napoli Est, area tra le più inquinate d'Europa, dove le bonifiche le aspettiamo da anni e invece arrivano 35mila tonnellate di idrocarburi che la Q8 ha sversato nel sottosuolo nel 2010. Dove non ci sono aree verdi né luoghi di aggregazione, dove la vita di un lavoratore vale pochi euro, ma è possibile comprare un chilo di pane ai 101 cereali a 5 Euro nel megastore-vetrina del food a km 0; dove valgono gli interessi dei colossi immobiliari e non la vita di 1400 persone, dove gli appetiti dei grossi speculatori non trovano freni e gli abitanti vengono calpestati, avvelenati, deportati.

In un momento in cui troppi cercano di costruire consenso sull' “odio tra poveri” vogliamo scommettere invece sulla complicità e sull' auto-determinazione, sulla coesione sociale e sulla capacità di vincere la battaglia sui e per i nostri territori. Giovedì abbiamo fatto parte di una scommessa vinta, di quel pezzo di abitanti di Napoli Est che ha deciso di alzare la testa, autorganizzandosi per reclamare i propri diritti, per riappropiarsi dell'esistente, per dire che questo pezzo di terra è terra nostra, che vogliamo trasformarla insieme senza delegare più a nessuno il nostro presente e il nostro futuro.

NESSUN ESCLUSO
NO ALLE DEPORTAZIONI
NO AI CAMPI GHETTO
CASA E REDDITO PER TUTTE E TUTTI


Le compagne e i compagni del CSOA OFFICINA 99





15 Aprile 2016

Hebron donne sotto occupazione

Hebron donne sotto occupazione - l.o. SKA

Venerdì 15 Aprile 2016 p.sso L.O. SKA
dalle ore 19.00


Hebron. Città Vecchia. Palestina. Lì dove gli abusi dell'occupazione sionista rendono difficile anche i più semplici gesti della quotidianità. E' lì che in questi anni si è formata ed è cresciuta una cooperativa di donne "Women in Hebron" che mira a spezzare le restrizioni cui è sottoposta l'economia palestinese, a causa dell'occupazione militare, ma anche il maschilismo che domina la società. Sono più di 100 le donne che fanno parte di questa cooperativa che produce prodotti artigianali quali borse, portafogli, sciarpe e cuscini frutto della tradizione locale. Un'impresa sociale che va sostenuta e raccontata perché ogni donna che lavora è un pregiudizio in meno da combattere e da abbattere. Sono ancora troppe, infatti, le donne che vengono discriminate in Palestina sia nel mondo del lavoro che in quello dell'istruzione. Come riportato da autorevoli fonti soli il 14,9% delle donne che vive nei territori occupati è parte attiva del mercato del lavoro . La disoccupazione colpisce soprattutto le giovani generazioni e la maggioranza è costretta a lavorare illegalmente. All'incapacità dello Stato, anche in Palestina, si contrappongono percorsi autogestiti e dal basso che fanno della cooperazione e del mutualismo i propri principi cardine. Il 15 Aprile ci confronteremo proprio sulla situazione della donna in Palestina a partire dall'esperienza delle "Women in Hebron".

Intervengono:
N. Slemiah, L. Awawda e M. Sharawna di “Women in Hebron”.
Modera l’incontro Rosa Schiano attivista di International Solidarity Movement a Gaza

Durante la serata si potranno ammirare e acquistare i prodotti artigianali della cooperativa woman in Hebron

..a seguire Musica e cibo..
L.O. SKA - Calata Trinità Maggiore (NA)


+ Locandina




9 Aprile 2016

Willi Williams

Willi Williams - c.s.o.a. Officina99

Sabato 9 Aprile 2016
dalle ore 22.00

Prima volta in Italia!

Live from Kingston Jamaica

WILLI WILLIAMS

(Studio 1 living legend)

backed by

THE ROOTS DEFENDER feat. BLACK STEEL

pre/after show BABABOOM HI FI SOUND SYSTEM

WILLIE WILLIAMS, pioniere della Roots Reggae Music, autore ed interprete di "Armagideon Time", uno degli inni del Reggae più famoso ed amato, reinterpretato dai The Clash ed altri grandi artisti della musica internazionale.

Negli oltre quaranta anni della sua carriera ha contribuito a rendere nota al mondo la reggae music, collaborando con i più grandi artisti della scena quali Gregory Isaacs, Dennis Brown, Marcia Griffiths, Aswad e molti altri.

Introdotto dal celebre Bob Andy, ha cominciato la sua carriera registrando la hit "Calling" per lo STUDIO1 di Coxsone Dodd nel 1966. In seguito,nel 1969, fonderà l'etichetta Soul Sounds insieme al musicista e produttore Bobby Kalphat, producendo artisti quali Delroy Wilson, The Versatiles, e i Barret Brothers che diventeranno in seguito il cuore della band di Bob Marley.

Nel 1978 viene pubblicato il suo primo album da solista "Messenger Man" che annovera la collaborazione di Jackie Mittoo, il leggendario tastierista di Studio1. In seguito, nel 1979 Willi Williams canterà per Coxsone Dodd la hit tune "Armagideon Time" sul riddim "Real Rock", rendendolo un must della musica giamaicana tanto che,da quel momento, innumerevoli sono stati i cantanti che hanno registrato la loro version sulla stessa base.

Nonostante questo successo, negli anni a venire, il talento di WILLI WILLIAMS non si è fermato, continuando a collezionare collaborazioni con i grandi Yabby You ed Augustus Pablo e incidendo due dei migliori album della UK Roots Music (See me, Natty with a cause) insieme al grande JAH SHAKA sulla sua etichetta Jah Shaka Music.

In questo mezzo secolo di attività ha pubblicato diversi album sulla sua etichetta "Drum Street" ed ha girato il mondo con numerosi tour. Quest'anno, finalmente,l'Italia avrà l'onore di ospitare un tour di concerti dell'artista insieme a The Roots Defender.

Band di fama europea, nasce nel 2009 a Napoli, registrando musica esclusiva per il sound system Bababoom Hi Fi . Sonorità eterogenee, con suggestioni provenienti dalla Jamaica degli anni 70' e 80', dalla scena inglese dei Sound System, nonchè dal moderno dub elettronico. The Roots Defender si è esibita in numerosi concerti e tours in Italia e UK come backing band per artisti storici della scena come Michael Prophet, Johnny Clarke, Martin Campbell, Afrikan Simba, Earl Sixteen, Mad Professor, Sista Aisha.


2 Aprile 2016

Facciamo un Fatto

Facciamo un fatto - c.s.o.a. Officina99

Sabato 2 Aprile 2016
dalle ore 22.00


On stage:

REDDOG - Funky Pusherz
CICCIOSCIO' - Torreggae
SHAMANTIDE - Ganjafarm Cru
HITESAN - Happy Milf

+ Locandina


Marzo 2016

NON VOTARE..LOTTA!

Apprendiamo dalle righe di un quotidiano locale del nostro appoggio a candidati o liste elettorali in vista delle prossime elezioni cittadine. Senza soffermarci troppo sulla superficialità di chi per mestiere dovrebbe informare, mentre invece deforma, pubblicando senza verificare le fonti a cui si affida, RIBADIAMO di non avere liste da sostenere né voti da chiedere.
Abbiamo sempre creduto nel protagonismo delle forze sociali che si fanno blocco politico attraverso il conflitto e rifiutato ogni meccanismo di delega e mediazione al ribasso.
Crediamo che, nella città con il più alto tasso di disoccupazione giovanile e della devastazione ambientale, la rottura dei tradizionali equilibri non passi per la cabina elettorale, ma dalla costruzione di una progettualità autonoma e antagonista, capace di mettere in moto un reale processo di riappropriazione collettiva della decisionalità sulla vita. Anche per queste elezioni,quindi, le nostre parole d'ordine suonano uguali: NON VOTARE, LOTTA!

L.O. SKA - C.S.O.A. Officina99


13 Febraio 2016

OLTRE - Kode9

Kode9 - c.s.o.a. Officina99

Sabato 13 Febbraio 2016
dalle ore 22.00

Oltre. Oltre quello che hai sempre visto e non osservato. Oltre quello che hai sempre sentito e mai ascoltato. Oltre ai luoghi che hai sempre sognato e mai provato. Oltre apre le porte del suo terzo evento alla gente, alla riconquista degli spazi, alla loro valorizzazione.

LSC presents OLTRE w/

KODE9 (Hyperdub / UK) - http://www.hyperdub.net/
Kode9 è a capo dell’etichetta discografica Hyperdub, rinomata per artisti come Burial, il compianto DJ Rashad e molti altri. Ha pubblicato due album con The Spaceape e una dozzina di singoli per la sua etichetta, oltre a uscite, remix e DJ mix compilation per etichette come K7, Rinse, On U Sound, Warp, Domino, Ghostly, Tempa e Rephlex. La scorsa estate Kode9 pubblicava il suo più recente EP ‘Killing Season’, con la collaborazione dello stesso The Spaceape che ci avrebbe poi lasciati nell’ottobre 2014. Il suo nuovo album ‘Nothing’ getta colonne sonore horror, campionamenti da library e dischi j-pop in una terra di nessuno tra grime, primo dubstep e Chicago footwork. Per lo più strumentale, è un lavoro che vaga fra loop ipnotici e riflessivi, droni ringhiosi, taglienti cut-up di androidi fuori controllo, ad attraversare irrequieti ritmi transatlantici e bassi impercettibili negli altoparlanti da laptop.


BOP live (BestCompany, Parachute / IT)

ADRU (LSC / IT)


+ Flyer A
+ Flyer B


6 Febbraio 2016

CarnevalEst 2016

CarnevalEst 2016  - c.s.o.a. Officina99

Sabato 6 Febbraio 2016
dalle ore 10.30

appuntamento uscita Metro Gianturco

CarnevalEst

Il Coordinamento dei Comitati di Napoli Est promuove,
insieme alle altre realtà autorganizzate della città
il CARNEVALE SOCIALE anche nella ZONA ORIENTALE.

Si invita alla partecipazione adulti e bambini,
gli abitanti locali e forestieri di tutti i quartieri.

Attraverseremo le nostre periferie con suoini e colori
per superare confini territoriali e culturali,
denunciando il DISASTRO AMBIENTALE dell'ex-ZONA INDUSTRIALE.

+ Manifesto CarnevalEst


30 Gennaio 2016

SUNWEED BIRTHDAY DANCE

Sunweed Birthday Dance - c.s.o.a. Officina99

Sabato 30 Gennaio 2016
dalle ore 22.00

alla selezione: SUNWEED SOUND SYSTEM

al microfono:
ZEB Mc QUEEN (Jam/UK)

CHILIMAN

POWER BY SUNWEED SOUND SYSTEM

il 30 Gennaio, SUNWEED SOUND SYSTEM ritorna a montare il proprio SOUND SYSTEM all’interno del centro sociale Officina 99, accompagnato al microfono da ZEB Mc QUEEN, cantante dal falsetto unico che ha infuocato le yard Sunweed durante l’esperienza Scozzese e durante il tour in Germania. A scaldare la yard ci sarà CHILIMAN, Mc resident.
Sunweed, on the road since January 2002

SUNWEED Sound System_The Militant Rootical Sound

POWER, RESISTANCE and LIBERATION IN ALL NATIONS!

+ Flyer A
+ Flyer B


Gennaio 2016

dopAUT

UNA SqUOLA MULTIETNICA E AUTO-ORGANIZZATA PER GIANTURCO

Gianturco, un quartiere fantasma - La chiamano Zona Industriale, ma a Gianturco delle industrie resta solo l'inquinamento. Delle vecchie concerie, della Manifattura, delle industrie, rimangono solo gli scheletri, un paesaggio funereo, desolato, abbandonato. I vecchi capannoni si sono riempiti di nuove merci e sono stati trasformati in grandi magazzini per la vendita all'ingrosso e al dettaglio, depositi di merci. Gianturco sembra un quartiere senza abitanti, nessuna piazza né spazi verdi, mentre in realtà Gianturco vive e ha molte anime: quella della comunità mandarina che negli ultimi anni è cresciuta, quella italiana, quella rom e sinti.

Il nostro progetto - Vogliamo creare un doposcuola auto-organizzato, uno spazio nel quale le persone dagli 11 anni in su possano trovare un sostegno per lo studio, lo svolgimento dei compiti scolastici, l'apprendimento della lingua italiana. Non vuole essere un normale doposcuola, piuttosto un luogo di condivisione del tempo e dei saperi; tutti possono essere studenti e insegnanti, collaborare alla creazione di un gruppo di lavoro eterogeneo ed autogestito.

Perché un doposcuola autorganizzato? - Perché vogliamo partire dal creare legami e relazioni, e vogliamo che queste relazioni siano orizzontali, virtuose e costruttive. Perché riconosciamo nella solidarietà e nel mutualismo dei valori fondamentali. Perché riteniamo che la cultura sia condizione necessaria per un reale riscatto sociale...

Ci vediamo tutti i Lunedì dalle ore 16.00 per gli adolescenti e tutti i SABATO dalle ore 19 per gli adulti.


Gennaio 2016

Disegni di Palestina

Disegni di Palestina - l.o. SKA

Presentazione di
GUERRILLA RADIO – Vittorio Arrigoni, la possibile utopia
con l'autore Stefano "S3Keno" Piccoli


Il nuovo graphic novel pubblicato per Round Robin Editrice, interamente dedicato all’attivista, pacifista e reporter che il 14 aprile 2011 fu sequestrato a Gaza City e assassinato il giorno seguente. Guerrilla Radio era il nome del blog di Vittorio “Vik” Arrigoni, (http://guerrillaradio.iobloggo.com/)
che nel gennaio 2009 – durante l’offensiva militare Piombo Fuso – divenne il più letto d’Italia! Tutti gli utili della sua vendita, compreso ogni compenso dell’autore, verranno devoluti alla Fondazione Vittorio Arrigoni – Vik Utopia Onlus.

ore 20:30 cena sociale
con accompagnamento musicale di Libero Baldoni - hangdrummer

interverranno:

Stefano "S3Keno" Piccoli

Alessandro Verghera
Immagini e mappe sulla geografia dell'occupazione israeliana in Cisgiordania

Chiara Rodano
Video-racconto sull'occupazione e la demolizione delle case a Gerusalemme-Est

Modera l'incontro:
Rosa Schiano

Parleremo dei disegni che raccontano Gaza e il viaggio di Vittorio Arrigoni, la sua lotta e la sua voce contro il criminale assedio israeliano che ancora oggi soffoca le vite palestinesi nella Striscia. Di disegni e azioni di resistenza, nelle sue forme armate e non-violente, di chi ogni giorno rifiuta di piegarsi all'oppressione fisica e mentale del sistema coloniale israeliano che divora terra e futuro in Palestina. Ma anche di altri disegni, cioè dei piani sionisti di controllo, distruzione, militarizzazione, espropriazione e pulizia etnica a Gerusalemme, così come a Hebron, Betlemme, Yafa e in tutta la Palestina.


+ locandina


Dicembre 2015

NAPOLI EST: UNA BOMBA ECOLOGICA

Q8 - Napoli EST - Una bomba ecologica - c.s.o.a. Officina99

NAPOLI EST: UNA BOMBA ECOLOGICA


La Procura di Napoli ha disposto il sequestro di 240 milioni di euro ai danni della Kuwait Petroleum ( la Q8 di Napoli est ), accusandola di aver perpetrato, dal 2010 ad oggi, una ripetuta serie di smaltimenti irregolari di “rifiuti altamente pericolosi”. La notizia è di qualche giorno fa, ma ha il sapore amaro di una storia già sentita: Napoli est torna all’onore delle cronache grazie all’ ennesima “scoperta postuma” di un altro disastro ambientale. Nell’inchiesta si parla dello stoccaggio illecito di oltre 42000 metri cubi di acque oleose nei depositi di Via Nuova delle Brecce ma anche dell’utilizzo illecito dell’impianto di depurazione di quella stessa area. 

EMERGENZA ORDINARIA
Parte dell'area orientale di Napoli è stata dichiarata “Sito di interesse nazionale” già da 10 anni, a causa dei danni ecologici prodotti dalla “Vecchia area industriale” (il decreto parlava di «rilevante presenza di inquinamento del terreno e delle acque di falda, causata da preesistenti impianti chimici, petroliferi o industriali oggi dismessi»). Nel 2008, a seguito della lotta contro la realizzazione di una discarica all'interno dell'area dell'ex Manifattura Tabacchi, il comitato Salute e Ambiente di Napoli Est ha contribuito a produrre le prove materiali di quello che in realtà già tutti sapevano: l’intero sottosuolo, compresa la falda acquifera, è pieno di catrame, manganese, minerali vari e idrocaburi, proprio a causa della storica presenza, nella zona in questione, di grosse multinazionali che negli anni hanno devastato il territorio sversando residui tossici e altamente inquinanti al fine di risparmiare sui costi di smaltimento. Nel 2010, appena due anni dopo lo “scandalo”, La Q8 sversa “segretamente”, nello stesso territorio, 42000 metri cubi di residui altamente inquinanti. Per spiegarci come sia stato possibile tutto ciò, in un'area così "attenzionata", dobbiamo necessariamente supporre una comunità d'intenti e una radicata complicità tra imprenditoria criminale e ceto politico. Ancora oggi, alle porte del 2016, nessuna bonifica è stata fatta; e questo "nuovo" scandalo ambientale oltre a rappresentare un disastro per la salute di chi vive in questi territori, assume i contorni paradossali di un'ordinarietà mascherata da emergenza. Napoli Est non è scossa da continue emergenze ambientali, ma è oggetto di una ordinaria pianificazione che la vuole, ormai da decenni, luogo destinato allo "smaltimento" a basso costo di rifiuti tossici.

E' TEMPO DI SAPERE, E' TEMPO DI BONIFICA!
Siamo stanchi di pagare con la nostra salute la scellerata gestione dell’emergenza rifiuti da parte delle istituzioni e le azioni criminali di imprenditori disposti a tutto pur di arricchirsi. E’ evidente che chi doveva vigilare sul corretto smaltimento di rifiuti non ha mai iniziato il suo lavoro: un'intera classe politica che negli ultimi 10 anni, sotto elezioni, è venuta a sbandierare nell’area orientale un rinnovato impegno per la bonifica e la tutela della salute e del territorio.Denunciamo un patto criminale tra istituzioni e imprenditoria che ha permesso l'avvelenamento di questo territorio e dei suoi abitanti. A partire da una rinnovata sfiducia nell'operato delle istituzioni, in quanto abitanti di Napoli Est esigiamo:

  • La pubblicazione da parte dell'Arpac dei risultati delle analisi di pericolosità e l'eventuale integrazione di tali analisi nel caso in cui fossero insufficienti a restituire un quadro dettagliato dello stato delle cose;

  • Uno screening ambientale dell'area realizzato da una commissione indipendente approvata dagli abitanti della zona;

  • L’avvio di un progetto di bonifica dell’intera area concordato con gli abitanti e monitorato dagli stessi ;

  • Uno screening sanitario tumorale per le patologie che possono scaturire dal contatto, dall’inalazione e dall'assunzione involontaria di minerali e idrocarburi.


+ Opuscolo


 

>>> precedenti

 


c.s.o.a. Officina 99 - via Gianturco 101- napoli
tel. 081 7340853 - info@officina99.org
(staz. metro Gianturco - linea due)